
Real Agro Aversa, ad Andria squadra decimata. Torna Ziello, in attacco esordio di Negro. La probabile formazione
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Fidelis Andria – Real Agro Aversa, squadre a confronto
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Andria BAT – Aversa Normanna 0-1
Primo anno tra i professionisti cominciato non proprio nel migliore dei modi. In panchina fu ingaggiato Cioffi, famoso per il doppio salto col Sorrento dalla D alla C1.
In realtà il tecnico andò via prima del giro di boa per mancanza di risultati positivi.
Avvenne così il ritorno di Raffaele Sergio, colui che in pochi mesi già aveva scritto la nostra storia.
La rosa non era delle migliori, tuttavia con qualche acquisto durante il mercato di riparazione, mirato a migliorare soprattutto il reparto arretrato, si riuscì a trovare un equilibrio adatto per tentare la salvezza.
Arrivati a cinque giornate dal termine, i punti erano miseramente 27, con le probabilità sempre crescenti di dover affrontare i play-out. Mister Sergio dall’alto della sua esperienza, riuscì a spronare i propri atleti in un modo eccelso. Come quando nei film, l’attore principale sembra stia soffrendo agonizzato, pronto alla sconfitta, ma ad un tratto torna molto più forte di prima.
Al “Bisceglia” arrivava la Scafatese per il derby e tornava a casa con una sconfitta per 2-1. Si andava poi in trasferta a Lamezia Terme, dove la Vigor era sull’orlo del baratro, e riuscivamo finalmente a guadagnare i primi tre punti in trasferta dopo tante sconfitte e pareggi. Al ritorno in casa il Noicattaro fu sconfitto per 2-1 per la terza vittoria di fila rivendicando le vigliaccherie passate della società e della tifoseria pugliese.
Per la salvezza era obbligatorio vincere le ultime due! Se con la Vibonese era fattibile, espugnare il “Degli Ulivi” di Andria, dove i locali lottavano per un posto playoff, sembrava impossibile.
Il nostro punto di forza restava il centrocampo con il leader Marasco, Ciccio Zolfo, Francesco Chietti ed il giovane Mariano Arini. In attacco Massimo Perna che con 6 reti era il realizzatore con più reti messe a segno, mentre in difesa il leader restava Rosario di Girolamo.
Innanzitutto a fronteggiare una curva enorme e di altre categorie come quella dei locali, rispose la tifoseria granata in tutto il suo splendore con centinaia di tifosi al seguito.
Personalmente ero troppo piccolo e non avevo fondi necessari per poter prendere parte alle trasferte. Tuttavia l’Andria disponeva di canali, attraverso i social, che consentivano almeno una telecronaca in tempo reale della gara.
Ricordo che c’era una chat piena di tifosi andriesi che non facevano altro che offendere la nostra realtà definendoci criminali e andando oltre.
La mia voglia di rispondergli con una vittoria andava sempre a crescere.
Quando il match sembrava dover terminare 0-0, ecco che un fulmine a ciel sereno di Antonio Marasco ci regala il vantaggio. Correva il 90′, azione manovrata al limite dell’area da parte di Selvaggi, figlio d’arte, che ha liberato al tiro il capitano granata che con una rasoiata ha infilato la sfera alla sinistra di Spitoni, cogliendo i tre punti più importanti di tutta la stagione.
Esplodeva il settore ospiti così come la mia camera da letto.
Una gioia immensa che continuava in casa la giornata successiva, con la vittoria sulla vibonese ed il 9° posto in classifica a 42. Cinque partite e quindici punti messi a segno nelle ultime cinque di campionato.
Dopo un finale al cardiopalma l’anno precedente con la promozione a Bitonto arrivava un ulteriore conclusione di stagione entusiasmante.
Domani ci troveremo nuovamente nella stessa situazione: noi lottiamo per la salvezza, loro per la promozione. Se non consideriamo la gara di qualche giorno fa con il Fasano, abbiamo anche le tre vittorie di fila da poter associare.
Non facciamoci prendere dall’entusiasmo però, perché saremo penalizzati fortemente dalla mancanza di giocatori chiave quali Gallo, ed i due attaccanti Messina e Chianese.
Non abbiam timore,
SARÒ CON TE!
SEMPRE E COMUNQUE
FORZA AVERSA 1925
Di Alessandro Abategiovanni