
Real Agro Aversa – Audace Cerignola 1-3, le pagelle dei granata
24 Maggio 2021
La serie D esclusa dalla Coppa Italia
29 Maggio 2021La prima prova tecnica di salvezza è fallita nettamente. Senza scusanti. Il Real Agro Aversa, privo solo dello squalificato Chianese, è capitolato in casa per la settima volta. Il tutto al cospetto di una compagine che ha giocato tre partite in sette giorni, di cui due trasferte ravvicinate. Il Cerignola nulla ha da chiedere al campionato ed è sceso in campo con l’obiettivo di riscattare la sconfitta infrasettimanale di Brindisi maturata nei minuti finali. E così è stato.
Nell’ultimo editoriale l’ho scritto in maniera chiara: è impensabile ricevere sconti. Un campionato difficilissimo, un girone agguerrito. La salvezza va maturata e meritata sul terreno di gioco, affrontando le gare con un piglio e un ardore agonistico assolutamente diversi da quelli visti con i pugliesi. Mister De Stefano è chiamato quindi a moltiplicare gli sforzi per trasmettere al gruppo squadra la giusta tensione emotiva. Fa specie leggere o ascoltare continuamente che il Real Agro Aversa è una squadra in grado di giocarsela con tutte per poi trovarsi a tre giornate dal termine con l’acqua alla gola. La coperta è corta, il gruppo è prevalentemente inesperto, soprattutto dopo la partenza di Simonetti e Di Girolamo e l’infortunio di Improta. Tre calciatori di peso. Questa squadra ha un rendimento altalenante e purtroppo manca di carattere, lo ha dimostrato più volte.
Una parentesi per l’aspetto disciplinare: assolutamente disastroso. Accese proteste, continue multe e squalifiche a grappoli dei tesserati, calciatori, dirigenti e staff, senza risparmio. Domenica a Picerno mancheranno Messina e Faiello, fermati dal giudice sportivo, mentre Faella è diffidato. In panchina non ci saranno l’allenatore in seconda e il massaggiatore, anche loro per squalifica. Da questo punto di vista abbiamo già vinto la maglia nera. Sia chiaro, queste riflessioni non vogliono essere distruttive. L’intento è quello di evidenziare che l’ambiente non è sereno. E ha risvolti sul rendimento dei calciatori. Il presidente ha l’esperienza giusta per apportare opportuni accorgimenti.
A mio avviso mister De Stefano in queste ultime tre gare è chiamato ad operare una gestione più oculata e strategica del gruppo. Anche se la coperta è corta, forse è opportuno lasciare in panchina almeno un calciatore che per caratteristiche tecniche possa subentrare impattando in maniera efficace sulla gara, dando uno slancio e cambiandone il corso della stessa. Mi riferisco ai vari Faella, Chianese e Ndiaye. Domenica scorsa serviva proprio una scossa alla squadra, contratta e imprecisa. Senza nulla togliere ai vari Palumbo e Negro. Il momento è delicato, il rischio di compromettere gli sforzi fatti per entrare nella categoria è altissimo.
Le ultime tre gare non sono assolutamente una passeggiata di salute. Tutt’altro. Fortunatamente nella prossima gara interna con la Puteolana, penultima di campionato, i normanni potranno contare anche sul calore del pubblico, anche se ridotto. Non mancherà la presenza della fetta più calorosa. Quello che ne ha scandito le gesta trionfali lo scorso anno.
Speriamo che i primi squilli di riscossa possano arrivare già a Picerno. Non possiamo tornare a disputare campionati regionali. Il calcio ad Aversa merita palcoscenici più importanti. Non molliamo fino alla fine.
Forza Aversa, sempre!