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Anche per la Lega Nazionale Dilettanti, il manto erboso del Bisceglia di Aversa ha bisogno di manutenzione per poter ospitare una gara del campionato di serie D. L’hanno messo nero su bianco i tecnici nazionali a seguito del collaudo del campo di via Caruso ed hanno chiesto di effettuare lavori di manutenzione richiamando il «Regolamento Impianti Sportivi, Voce A Terreno di giuoco, punto 2. Caratteristiche»: in pratica ci sono delle zone del campo senza erba e con avvallamenti. La lettera si chiude invitando la società granata «a presentare richiesta di un campo alternativo idoneo alla disputa di gare di Serie D, fino alla fine dei lavori previsti al Bisceglia di Aversa, a partire dalla prossima gara casalinga».
Un invito che in realtà il sodalizio del presidente Pellegrino aveva già fatto suo, considerando che la gara infrasettimanale di mercoledì scorso, vinta contro la Sancataldese è stata giocata sul sintetico di Cardito, proprio perché la dirigenza granata aveva ritenuto il Bisceglia inidoneo per gli stessi motivi indicati dalla Lega e pericoloso per l’incolumità dei calciatori.
L’ennesimo elemento di polemiche tra il Real Agro Aversa, l’Amministrazione Comunale e l’Opes, la società che gestisce la struttura di via Caruso da due anni, da quando si aggiudicò il bando indetto dall’allora assessore Melillo. Il tutto a distanza di pochi giorni dalla denuncia presentata dal presidente Pellegrino per l’auto del calciatore Del Vecchio vandalizzata nel parcheggio del comunale di Lusciano mentre la squadra era in trasferta in Sicilia.
«Mi sarei aspettato un atto di solidarietà da parte del consiglio comunale, maggioranza e opposizione senza differenza, ma c’è stato il solito silenzio assordante attorno alla nostra società. Nessun commento se non di qualche tifoso sui social. Non possiamo lasciare le auto al Bisceglia come una volta e la conseguenza è che si corre il rischio di trovarle rotte al nostro ritorno. Sto pensando seriamente dice Pellegrino di cambiare il nome alla squadra e di giocare altrove perché Aversa ignora il calcio. Anche i tifosi, tranne un gruppetto di ragazzi, diserta il campo. Per non parlare degli abbonamenti, ne abbiamo staccato uno solo e stiamo cercando di sapere chi è per regalargli la trasferta di Catania. Per il Bisceglia, poi, è da tempo che denunciamo le condizioni del manto e di altro a chi lo gestisce».
La risposta dell’Opes non si è fatta attendere. Il responsabile Gianluigi Antonini, risponde al presidente Pellegrino togliendosi delle pietre dalle scarpe. «Per quel che riguarda le prescrizioni del manto erboso, abbiamo già provveduto all’acquisto dei semi per la risemina e partiremo da martedì prossimo. Condizioni atmosferiche permettendo nel giro di 20 giorni il Bisceglia sarà nuovamente utilizzabile. Siamo stati attaccati più volte in questi anni e non abbiamo mai risposto, ma è venuto il momento di farlo. Alla società di calcio è stato garantito tutto quello che le spetta da capitolato, inoltre nei primi due anni abbiamo concesso tantissimo, senza alcun ritorno. Basti pensare che ci siamo accollati i costi del lavaggio delle divise dei calciatori per citarne una. Non è stato concesso la possibilità di parcheggiare le auto sia per una questione logistica, ma anche per i cattivi rapporti che si sono venuti a creare nel tempo».
«Voglio anche ricordare che abbiamo lavorato a braccetto con l’amministrazione comunale ed abbiamo portato ad Aversa – continua Antonini – un finanziamento di oltre un milione di euro per il rifacimento del terreno di gioco che passerà dall’erba al sintetico. I lavori dovrebbero partire a fine campionato. Non ci si venga a dire che non abbiamo a cuore lo sport ad Aversa».
fonte: il mattino