
Real Aversa, tensione nell’intervallo con il Taranto. La società minaccia un ricorso
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22 Dicembre 2020La sconfitta del Real Aversa a Taranto, lascia l’amaro in bocca per come è maturata.
Nel calcio, ma anche in altri sport, la somma algebrica del potenziale tecnico delle squadre che si sfidano non sempre determina vincitori e vinti. Ed è altrettanto vero che giocare in superiorità numerica non sempre porta dei vantaggi. Di questo ne siamo consapevoli, ed è quello che è successo domenica scorsa a Ginosa.
Il Real Aversa con il Taranto ha perso perché, a differenza dei padroni di casa, non è riuscito a concretizzare le due buone occasioni avute, con Cassandro e Chianese. Questa è una verità. Non c’è da appellarsi ad alibi, compreso le dimensioni del terreno di gioco. Nessuna delle due squadre ne ha tratto vantaggio.
Eppure il Real Aversa ha affrontato la gara con un buon piglio, l’impiego di Di Girolamo ha verosimilmente dato maggior fiducia a chi è sceso in campo. Il Taranto non ha dominato la partita, l’ha semplicemente fatta sua grazie alle importanti individualità di cui dispone.
Ma cosa non ha funzionato nel Real Aversa? Sicuramente il reparto offensivo. Evanescente. Sia chiaro, non voglio mettere sotto la lente gli attaccanti, tantomeno le scelte operate da mister De Stefano. Un’ora di gioco in superiorità numerica e ben cinque sostituzioni non sono servite per agguantare il pareggio e portare a casa almeno un punto.
A Ginosa è emerso chiaramente ancora una volta che il Real Aversa manca di una vera prima punta di “peso”, e di categoria. Simonetti fa da chioccia a un nugolo di under: Chianese, Messina e Chiacchio. Zawko non è ancora pervenuto. Con Di Girolamo la squadra è migliorata in difesa e a centrocampo, con l’avanzamento di Faiello. Il tecnico, ora, deve ottimizzare meglio l’impiego dei calciatori con caratteristiche offensive.
Mercoledì si ritorna in campo con il Molfetta, una formazione che ha lo stesso obiettivo del Real Aversa, la salvezza. Bisogna tornare subito alla vittoria e muovere la classifica, per non rimanere impantanati nella zona retrocessione. Aspettiamo un nuovo exploit dopo quelli di Chianese con il Gravina e Messina con il Fasano.
Forza Aversa, sempre!