
Real Aversa, il sindaco Golia accetta l’invito del principe Emanuele Filiberto: “sono convinto che tutta la città risponderà positivamente”
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29 Aprile 2023Real Aversa, la gestione dello stadio Bisceglia è centrale per la nuova proprietà.
Lo stadio Augusto Bisceglia è già al centro del botta e risposta tra la nuova proprietà del Real Aversa 1925 e l’amministrazione Golia, in attesa dell’incontro tra le parti fissato per l’8 maggio. Ieri, infatti, la società presieduta da Emanuele Filiberto di Savoia, è tornata alla carica sullo stadio e sul bando per la gestione: «Uno stadio senza una squadra è come un teatro senza artisti e questo è accaduto ad Aversa. Diventerà l’esempio di come con un bando si rischia di cancellare il calcio. Oggi il calcio lo potrà fare solo il gestore dello stadio e alle sue condizioni. Probabilmente il sindaco ignora che per fare un campionato in Eccellenza e vincere ci vogliono almeno 400/500mila euro all’anno di costi di gestione, una serie D almeno 600/700 mila, la Lega Pro almeno 2 milioni. Chi fa calcio fa assistenza alla città, la squadra è della città, perciò reputo che lo stadio debba essere principalmente di chi investe soldi veri e non di chi deve lucrare. Ho saputo che è stato fatto un fitto di 20mila euro l’anno, tra l’altro senza l’obbligo di fare calcio. Questa è una cifra ridicola, basti pensare che a Montecarlo con 20mila euro non ti fitti nemmeno un box auto, ma questo è l’esempio del Sud, dove ad Aversa con 20mila euro l’anno ti prendi uno stadio totalmente ristrutturato con fondi europei. Sarà mia premura sottoporre questo esempio ai ministri a Roma! Da oggi contano solo i fatti, non ci accontentiamo delle sole parole. Noi siamo pronti a illustrare il programma, che oggi è un’importante realtà».
Dalla casa comunale non c’è stata replica, almeno per ora. Il tema della gestione dello stadio Augusto Bisceglia è un caposaldo, un punto fermo, una priorità imprescindibile da parte di chi deve fare un investimento nella squadra di calcio. Lo è stato anche per Guglielmo Pellegrino e per Giovanni Spezzaferri. Anche perché in città non esiste un impianto alternativo dove allenarsi. Gli impianti sportivi raramente hanno rappresentato una priorità per Aversa, è una chiara evidenza, a dispetto dell’importante funzione sociale che riveste lo sport. E che potrebbe diventare anche un volano per la città. Quello che si sta realizzando al Pinto di Caserta rappresenta un esempio.