È stato un fallimento finora l’operato della Casa Reale Holding ad Aversa. Dopo cinque giornate dall’avvio del campionato, la squadra è ferma a zero punti in classifica e la società, in più occasioni, ha dimostrato incapacità gestionale. Sono già stati “silurati” due allenatori e un direttore sportivo, la squadra non è all’altezza della categoria e non esiste un’area comunicazione.

Di fondo è ormai evidente, non c’è interesse a rilanciare concretamente il calcio, con un impegno finanziario adeguato e una programmazione gestionale efficiente ed efficace. Perché allora fare proclami illusori con comunicati e clip video di Emanuele Filiberto, massimo esponente della Holding? Noblesse oblige, caro principe.

Eppure in tanti hanno sperato che la Holding potesse rilanciare il calcio ad Aversa, ma ad oggi è evidente che così non è stato.

Lo Stato Maggiore della Casa Reale è stato abile solo a presentarsi davanti ad un’amministrazione distratta e scricchiolante, per ottenere l’utilizzo dello stadio Bisceglia. A mio avviso una vittoria strategica nella modalità in cui è stata ottenuta.

Tornando al calcio, la società non ha comunicato nessuna notizia su chi sostituirà Ferrara. Speriamo sia alla ricerca di un allenatore “adeguato” e motivato a far bene. Per due giorni i calciatori granata si sono allenati senza un tecnico e tra loro, da quanto appreso,  ci sarebbe anche chi sta pensando di abbandonare la squadra.

Le prospettive non appaiono per niente rosee. Come dichiarato dal dirigente Matachione, il prossimo 21 ottobre ci sarà un consiglio di amministrazione della Holding nel quale lo stesso dirigente cercherà di convincere Emanuele Filiberto ad abbandonare Aversa. Sicuramente evidenziando che la piazza, e la stampa, è contraria per partito preso. Pensiero assolutamente falso. Si vadano a leggere gli articoli passati per capire come siamo arrivati a questo. I giornalisti hanno preso atto e consapevolezza dello stato dei fatti. Chi scrive sul calcio ad Aversa riporta la verità. E quella è sintetizzata in poche parole: il vostro intento era quello di trasferire il titolo a Torre Annunziata e quando l’obiettivo è sfumato avete commesso lo stesso “errore” fatto da Pellegrino. Le cose o si fanno bene oppure è meglio non farle. Invece le avete fatte con un aggravante: illudere la piazza che sarebbe stata una stagione esaltante.

C’è ancora tempo per correggere il tiro e portare a termine in maniera “degna” e “responsabile” questo campionato. Lo dovete ad una città millenaria che non può essere illusa e delusa. Ma occorre ferma volontà, determinazione, risorse finanziarie e organizzazione. Subito. Non comunicati illusori a firma di Emanuele Filiberto. Auspichiamo un cambio immediato di rotta a 360 gradi.

Perché come si dice in gergo, “o pallon è nata cos”.

Forza Aversa, sempre !