Il campionato di serie D 2020/21, appena iniziato, è stato subito condizionato dalla pandemia in atto. Molte squadre, purtroppo, sono interessate da positività al virus all’interno del gruppo squadra e, tale circostanza, sta imponendo il rinvio delle gare.
In casa Real Agro Aversa sono saliti a otto i contagiati, due dei quali non sono calciatori.
Gli allenamenti sono sospesi già dalla scorsa settimana e dopo il rinvio della partita con il Nardò, anche la prossima gara a Fasano sarà inevitabilmente posticipata.
È indubbio che una squadra che si ferma è penalizzata atleticamente e questo inciderà molto sulla performance.
Patron Pellegrino ha espresso già da tempo forte perplessità sul prosieguo del campionato, che si sta profilando sempre più ad handicap e senza la presenza dei tifosi. L’ultimo DPCM, infatti, ha escluso la possibilità di far assistere alle gare anche un numero ristretto di spettatori.
In questo scenario la società Real Agro Aversa non resta a guardare, ed è tornata sul mercato degli svincolati.
Il doppio salto di categoria ha comportato sin da luglio un rinnovo completo del parco calciatori. Dopo le prime uscite, il gruppo ha iniziato a cambiare pelle. Partenze e nuovi innesti si stanno susseguendo, con l’obiettivo di rinforzare l’organico.
Alcuni calciatori, scelti dall’allenatore e dal direttore sportivo, naturalmente con il placet del patron, non hanno reso secondo le aspettative societarie.
Da qui l’opportunità di cambiare. La società è sempre stata vigile sul mercato degli svincolati ed ha pescato bene. Se il macedone Denkovski rappresenta una incognita, così come il giovane Antonio Messina, Bernardini è senza dubbio un elemento di qualità, la giusta spalla per Barone. Improta e Cardone dovrebbero essere in uscita anche se per qualità ed esperienza sono elementi che comunque farebbero comodo alla causa. Ma senza sponsor e senza incassi, i sacrifici societari si moltiplicano. E la coperta diventa inesorabilmente corta.
Speriamo di tornare a riparlare presto di calcio giocato.