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15 Maggio 2021A Bitonto è stata scritta una pagina di storia indimenticabile.
04/05/2008
Bitonto – Aversa Normanna 2-4
Una data, quella del quattro maggio 2008 tra le più importanti della storia calcistica aversana.
Tante troppe cose da dover scrivere, in modo da ricordare quello che per me rimane un sogno diventato realtà.
La giornata primaverile calda e soleggiata in tutto il sud Italia, prometteva la buona riuscita di un obbiettivo che faceva venire la pelle d’oca al sol pensiero.
La mattina presto, alle porte dell’allora stadio “Rinascita” vi era un vero e proprio tripudio di colore granata. Decine di autobus erano pronti a scortare la bolgia aversana in terra pugliese per l’ultima gara di campionato in trasferta al “Città Degli Ulivi” di Bitonto.
Tra i valori veri del calcio da sempre vi si trova l’unione, in questo caso quella di una città pronta a riunirsi sotto la stessa bandiera.
Quella domenica la maggior parte dei cittadini locali non aveva idea di trovare un fiume di oltre mille persone, pronti a sfilare sotto le loro case a suon di cori e con stendardi e bandiere al seguito.
Robustelli, Cozzolino, Posillipo, Arini, Di Girolamo, Avolio, Coquin, Marasco, Ingenito , Sarli , Longo. Allenatore Sergio.
Li leggo ogni volta con i brividi e la pelle d’oca, perché per me questi atleti sono e rimarranno coloro che hanno regalato una gioia indescrivibile alla nostra Città.
In molti sanno bene e hanno vissuto come me le vicissitudini di quella stagione;
Ai più giovani posso dire che dopo un duello col Barletta al cardiopalma, con noi in vantaggio di una sola lunghezza sui biancorossi, si arrivava a Bitonto con l’unico possibile imperativo, VINCERE!
Il modo di giocare, i moduli, gli schemi e la mentalità di mister Sergio, erano ormai nozioni ben chiare nelle menti dei suoi calciatori.
Mentre la nostra amata squadra giocava a memoria, con tocchi rapidi e precisi, i nostri avversari non reagivano allo stesso modo, dando più importanza ai singoli.
Al fischio d’inizio la festa normanna poteva avere inizio.
Al quarto giro di lancette Marasco intercettava una palla nemica ed innescava il giovane Mariano Arini, il quale infiltratosi tra la difesa locale trovava il vantaggio con un gran bel tiro.
Un boato esplodeva per la gioia di ogni aversano.
La partita prendeva subito una piaga interessante poiché tanti gol cominciavano a farsi vivi all’orizzonte.
Minuto 11. Il Bitonto trovava il pareggio con una bella azione sulla fascia, su gol realizzato in sforbiciata da Di Matera.
A questo punto saliva in cattedra un calciatore, il quale fu escluso l’anno precedente in quel di Rodengo Saiano dall’11 titolare, e che cercava il riscatto ed il coronamento di un desiderio: vincere con l’Aversa.
Qualche secondo dopo il pareggio, Coquin riconquistava palla e serviva Checco Ingenito, il quale stoppava di petto e andava alla conclusione con successo.
Esultanza a squarciagola sotto la tribuna ospite e vantaggio ristabilito.
Al 20′ Sarli e Longo riuscivano a passare con facilità tra le fila bitontine, e trovavano nuovamente bomber Ingenito pronto a centrare la rete con un colpo di testa.
Ormai il primo passo verso la C era stato fatto.
A inizio ripresa il copione restava lo stesso, così al minuto 53 Coquin su calcio d’angolo pescava libero il centrale di difesa Rosario Di Girolamo per il gol numero quattro.
L’ultima mezz’ora era praticamente una festa granata, dove si cominciava a festeggiare anche per i passaggi effettuati e per i minuti ormai cronometrati.
Neanche la marcatura del 2-4 pugliese poteva placare la festa aversana, perche sugli spalti si respirava aria di professionismo.
Leggenda vuole che al triplice fischio il boato dei nostri supporters sia stato udito fino a Barletta, dove si disputava l’altra gara chiave.
La Città dopo i festeggiamenti della Coppa Italia, ritornava tra le vie per celebrare un traguardo ed una giornata che io e molti normanni veri porteremo per sempre impressa nel nostro cuore e nella nostra mente.
Ci sarebbe ancora tanto da aggiungere, ma credo sia meglio terminare qui,
nella speranza che vi abbia fatto emozionare con queste semplici parole, le quali testimoniano un evento di straordinaria importanza storica per tutti noi.
SEMPRE E COMUNQUE
FORZA AVERSA 🇱🇻 1925
Di Alessandro Abategiovanni.