
Real Aversa, Emanuele Filiberto: “Aversa mi ha preso per la gola”. Real e Savoia giocheranno in due gironi diversi
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16 Luglio 2023Real Aversa, colpo di scena. La società è ancora nelle mani di Guglielmo Pellegrino.
Nonostante gli impegni, gli incontri e le decisioni prese anche con il Comune per l’utilizzo del “Bisceglia” da parte dell’imprenditore napoletano Nazario Matachione e di Emanuele Filiberto di Savoia, il Real Aversa 1925 è ancora nelle mani del presidente Pellegrino. Manca, infatti, il passaggio notarile per l’ufficializzazione del trasferimento alla Casa Reale Holding. Nei giorni scorsi si è venuti a conoscenza che l’eventuale passaggio di proprietà dovrebbe avvenire la prossima settimana, perché sono stati prorogati i termini per il rilascio della certificazione di mancata impugnazione della delibera di trasformazione da parte di eventuali creditori della vecchia società, per delle attività eseguite in ritardo da parte della proprietà targata Pellegrino.
La situazione attuale. A oggi, quindi, quella che sarà la nuova proprietà guidata dall’erede di casa Savoia, Emanuele Filiberto, e dall’imprenditore Nazario Matachione, pur avendo, a suo dire, ottemperato a tutti gli impegni economici assunti nei confronti della vecchia proprietà, come i pagamenti delle spettanze ai calciatori e non solo nella passata stagione, non ha ancor alcun titolo per definirsi tale. E mentre il tempo scorre e le altre società si organizzano e fanno mercato, ad Aversa tutto tace. I tifosi sembrano rassegnati a una stagione anonima, senza obiettivi ambiziosi.
I prossimi passaggi societari. La nuova proprietà, al di là, dei proclami può far ben poco perché ufficialmente non può operare, ma non lascia trapelare nessuna informazione sul futuro circa impegni con tecnici o calciatori. Ha solo dichiarato che non appena ci sarà il passaggio comunicherà l’organigramma societario e poi si passerà ad ufficializzare allenatore e acquisti. Pellegrino, infine, ha più volte dichiarato che non ha alcuna intenzione di continuare a fare calcio, pertanto ha declinato il ruolo di responsabile dell’area tecnica, affidata poi a Pino Iodice. Mistero anche sul futuro dei calciatori di proprietà dell’ Aversa.