
Real Agro Aversa – Polisportiva Santa Maria 0-3. Le pagelle dei granata
20 Settembre 2021
Real Agro Aversa, trasferta in terra siciliana con la Sancataldese
26 Settembre 2021Si è alzato il sipario sul campionato di serie D. Un campionato che quest’anno il Real Agro Aversa disputerà nel girone I, composto dalla Lega con venti squadre campane, calabresi e siciliane. Tante società ambiziose e piazze importanti, nulla di diverso dallo scorso anno. Un raggruppamento gradito a patron Pellegrino che lo ha invocato in tempi non sospetti.
Per affrontare questo impegnativo girone, il Real Agro Aversa ha scelto di far tornare in panchina il suo primo amore, mister Giovanni Sannazzaro. Un tecnico preparato, che vanta esperienza, soprattutto come calciatore, equilibrato nelle relazioni, con una predisposizione alla gestione del gruppo. Un leader. A lui è stato affidato una rosa molto giovane, ancora in costruzione, che Sannazzaro sta allenando dal 2 agosto.
Nella prima uscita con l’Afragolese, squadra esperta come quella cilentana, i normanni hanno destato buona impressione, disputando una gara positiva che stavano portando anche in porto fino a cinque minuti dallo scadere. Si trattava della prima partita ufficiale in coppa Italia, che non può avere lo stesso parametro di importanza del campionato. Nella partita disputata con la Polisportiva Santa Maria, sono venute già a galla le principali problematiche che comporta una squadra giovane: errori di inesperienza, incapacità di gestire le situazioni difficili. Si trattano di circostanze note a tutti, non solo agli addetti ai lavori, che bisogna mettere in conto.
L’obiettivo dichiarato dal Real Agro Aversa è la salvezza, da raggiungere facendo ricorso alla linea verde, attraverso sacrifici notevoli. Al vertice della società c’è solo una persona, ad Aversa è sempre stato così, tranne un breve periodo fiorente quando a Giovanni Spezzaferri si sono affiancati Alfonso Cecere e successivamente Sergio Di Meo. Fare il presidente, anche di una società dilettantistica, è uno sforzo economico considerevole. La congiuntura del Paese in questo momento non agevola le sponsorizzazioni. Ad Aversa più che altrove, per motivi che non mi sono del tutto chiari. Il pensiero che la città, intesa complessivamente come tifosi, imprenditoria e amministrazione, non è mai stata molto vicina alla squadra è verosimile. Ma è una riflessione del tutto personale maturata nel tempo.
A fine gara i tifosi hanno mugugnato ed espresso malcontento alla società e ai calciatori, che sono stati esortati a dare di più, a sudare la maglia. Anche quest’anno la partenza è ad handicap. Tutti si aspettano dei rinforzi, due o tre calciatori esperti, in ogni ruolo, in grado di dare qualitativamente e quantitativamente il contributo di cui questa squadra ha bisogno. I tifosi devono fare la loro parte e stare vicino alla squadra. Ad Aversa questo succede, anche se lo zoccolo duro non è numerosissimo.
Bisogna cercare di trasmettere fiducia ai ragazzi che vanno in campo, che sono chiamati a onorare la casacca granata, che tanti professionisti nel tempo hanno indossato con orgoglio. Guardiamo con fiducia alla prossima gara che sarà altrettanto impegnativa con una diretta concorrente per la salvezza.
Forza Aversa, sempre!
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[…] organico del Real Aversa, c’erano molte riserve da parte degli addetti ai lavori, e non solo. Ma certo non per chi scrive. Con un lavoro incessante, silenzioso, professionale, è riuscito da vero leader a conquistarsi […]